Baviera: vacanza on the road!

Da liceale avevo già avuto l’occasione di trascorrere un paio di vacanze studio estive a Monaco di Baviera e di tornare a trovare la mia “famiglia tedesca” anche nel periodo autunnale, durante l’Oktoberfest. Personalmente non sono una grande fan di questa manifestazione e, se il vostro intento è quello di visitare Monaco, sconsiglio di andarci durante la kermesse: troppo caos, si cammina in fila indiana e della città si riesce a vedere poco o niente. Comunque, Monaco è bella in tutte in tutte le stagioni: io l’ho riscoperta la scorsa primavera insieme alla mia famiglia e a un nutrito gruppo di amici. Ecco un breve itinerario per scoprire cosa vedere in Baviera se non si hanno tantissimi giorni a disposizione.

In viaggio verso Monaco...
In viaggio verso Monaco…

Monaco di Baviera: alla scoperta dell’Altstadt

Raggiungere Monaco in auto può offrire una serie di vantaggi: il risparmio economico, la comodità di avere a disposizione un mezzo proprio per girare i dintorni della città e, last but not least, i panorami che si possono ammirare durante il viaggio. Dopo esserci informati sul tragitto più breve, abbiamo preferito raggiungere la Baviera attraverso la Svizzera: se si sceglie questo percorso si entra in Svizzera dalla frontiera di Como-Chiasso, si prosegue per Bellinzona e poi si attraversa il San Bernardino (un vero e proprio spettacolo!), dove si trovano le indicazioni per Innsbruck e quindi per Monaco (München). Attenzione: se optate per questo tragitto, dovete acquistare il bollino obbligatorio prima di varcare sia la frontiera svizzera sia quella austriaca.

Il Neues Rathaus a Marienplatz
Il Neues Rathaus a Marienplatz

Ma torniamo a Monaco. Noi abbiamo soggiornato all’H2 Hotel München Olympiapark, una sistemazione ideale per le famiglie, non lontana dal villaggio olimpico. L’hotel si trova in una posizione strategica perché è a pochi passi dalla metropolitana (linea U3, fermata Oberwiesenfeld ).
Appena arrivati a Monaco, abbiamo subito visitato l’Altstadt, il centro storico. La prima tappa è Marienplatz, la piazza più famosa e frequentata della città su cui si affaccia il Neues Rathaus, il palazzo municipale con una torre che contiene il Glockenspiel, il famoso carillon che, ad alcune ore del giorno, si anima con lo spettacolo musicale delle sue campane e delle sue statuine (gli spettacoli sono, da novembre a febbraio, alle 11 e alle 12 mentre, da marzo a ottobre, se ne aggiunge uno alle 17). Nei pressi di Marienplatz ci sono gli edifici storici più famosi di Monaco: il Duomo, con i suoi due campanili, l’Asamkirche, la chiesa in stile rococò e la Peterskirche, solo per citarne alcuni. Percorrendo le vie intorno alla piazza si respira la vera atmosfera della Baviera: percorsi pedonali adornati da aiuole fiorite, botteghe con souvenir e statuette tipiche che ricordano quelle del Glockenspiel, negozi che vendono abiti bavaresi per adulti e per bambini, ma anche alcune tra le birrerie più famose della città tra cui la Hofbräuhaus, un locale storico che vanta soffitti affrescati e angoli suggestivi. Per concludere il nostro tragitto abbiamo percorso a piedi la distanza che separa Marienplatz da un’altra celebre piazza: la Karlsplatz, a cui si accede attraverso una bellissima porta, la Karlstor. Infine, da Karlsplatz abbiamo preso la linea U4 della metro, cambiato a Hauptbanhof (stazione centrale) e preso la linea U1 verso Stiglermaierplatz, dove si trova un’altra birreria storica, che risale al 1883: la Löwenbräukeller. Qui abbiamo cenato con i piatti tipici della tradizione: weißwurst (würstel bianco bavarese), schweinebraten (arrosto di maiale), gulasch, stinco… Il tutto accompagnato da birra artigianale e dal famoso brezel, il pane salato a forma di anello con le due estremità annodate. Troverete brezel in ogni angolo di Monaco: non potete lasciare la città senza averne prima assaggiato uno!

Hohenschwangau e Neuschwanstein: castelli… da favola!

Se andate a Monaco, dovete assolutamente organizzare un’escursione ai castelli di re Ludovico II perché sono unici nel loro genere. I castelli da visitare sono quattro: Hohenschwangau, Neuschwanstein, Linderhof, Herrenchiemsee. Noi, per motivi di tempo, abbiamo visitato solo i primi due. Quando si arriva nei pressi del castello di Hohenschwangau, ci s’immerge subito in un’atmosfera fiabesca: tra le due residenze, questa è la più piccola, ma le sue sale sono comunque bellissime e ricche di oggetti storici preziosi. Inoltre, dalla sua terrazza si gode una vista davvero splendida sul parco e sul piccolo lago Alpsee.

Castello di Hohenschwangau
Castello di Hohenschwangau

Il pezzo forte del tour rimane comunque il castello di Neuschwanstein, uno dei simboli della Baviera. Noi lo abbiamo raggiunto da Hohenschwangau con una carrozza trainata da cavalli: un’esperienza unica! Purtroppo, non avendo prenotato in anticipo la visita delle sale interne, non siamo riusciti a entrare (vi consiglio di acquistare i biglietti sul sito ufficiale: https://www.neuschwanstein.de/ital/tourist/index.htm. C’è anche un ticket cumulativo per visitare entrambe le residenze), ma ci siamo ampiamente consolati con un panorama mozzafiato del castello dal ponte Marienbrücke: la vista spettacolare ti fa persino dimenticare che stai camminando su una passerella tremolante sospesa 90 metri sopra una gola profonda (se soffrite di vertigini, non guardate mai verso il basso!).

Castello di Neuschwanstein
Castello di Neuschwanstein

La sera, dopo una giornata 100% bavarese, abbiamo scelto di cenare in un locale più internazionale: il famoso Hard Rock Cafè nel centro di Monaco, dove abbiamo gustato carne ottima a un prezzo ragionevole e ammirato alcuni tra i cimeli più celebri della storia del rock.

Dachau: il giorno della memoria

Quando arrivi a Dachau, il silenzio ti assale e provi subito impotenza, rabbia, tristezza. Ma è importante andarci ed è importante portare i ragazzi a visitare un luogo dove si è compiuto uno dei più grandi scempi dell’umanità, affinché capiscano che certi avvenimenti non dovranno accadere mai più… Non so davvero cosa abbiano provato o capito i miei figli di tutto ciò che abbiamo vissuto in quella giornata così singolare… quello che so è che noi adulti abbiamo a stento trattenuto le lacrime in più di un’occasione. Il memoriale è stato edificato nel 1965 sui terreni dell’ex campo di concentramento per iniziativa dei sopravvissuti che si sono riuniti per costituire il Comitato Internazionale di Dachau. Prima di partire, abbiamo prenotato una visita di gruppo in italiano e, al nostro arrivo, ci ha accolto un ragazzo di origini calabresi che ci ha accompagnato durante tutto il tragitto spiegandoci la storia e gli avvenimenti di quei luoghi con chiarezza ed enorme potenza emotiva. Non potevamo avere una guida migliore: persino i ragazzi hanno ascoltato ogni sua parola con attenzione, in silenzio, senza distrarsi. Senza di lui questa esperienza non sarebbe stata altrettanto forte. Il tour guidato è riservato ai maggiori di 13 anni e lo consiglio assolutamente per vivere a pieno un giorno che per tutti noi è stato un doloroso e incredibile giorno della memoria…

Dacahu: lo storico cancello di ferro con la scritta "Arbeit macht frei" (il lavoro rende iberi)
Dacahu: lo storico cancello di ferro con la scritta “Arbeit macht frei” (il lavoro rende iberi)

L’Englisher Garten, il cuore verde di Monaco

Dopo la visita a Dachau abbiamo deciso di concederci un momento di evasione e relax immersi nella natura dell’Englisher Garten, uno tra i più grandi parchi pubblici al mondo. Perdetevi nei suoi viali alberati e lasciatevi avvolgere dal fruscio delle acque dei suoi ruscelli… ma non dimenticate di salire fino in cima alla collina dove si trova il Monopteros, un piccolo tempio in stile greco-romano da cui si gode uno splendido panorama sulla città. E infine, sorseggiate una birra comodamente seduti all’ombra della Chinesischer Turm, la Torre cinese che ospita uno dei più grandi “biergarten” (le birrerie giardino) di Monaco.

Rientrati verso il centro abbiamo fatto una sosta al Viktualienmarkt, uno dei miei posti preferiti di Monaco, a pochi passi da Marienplatz. È il mercato più famoso della città ed è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19 circa: i banchi che espongono generi alimentari e oggetti di piccolo artigianato sono tutti ordinati e coloratissimi!

Oltre a quelle che vi ho elencato, ci sono ancora tante cose da fare e da vedere a Monaco: gli sportivi del gruppo per esempio (di cui io non faccio parte) si sono concessi chi una visita all’Allianz Arena, il tempio del calcio del Bayern Monaco (anche in questo caso, meglio prenotare un tour guidato prima di partire), chi una toccata e fuga al Museo BMW che, oltre alle macchine storiche, espone diversi prototipi in fase di progettazione. Io ho preferito girovagare ancora un po’ nel centro della città per acquistare qualche ricordo. Alla fine tutti ci siamo ritrovati per la cena e una piacevole passeggiata notturna…

Marienplatz by night
Marienplatz by night

Legoland, il paese dei balocchi

Prima di lasciare la Baviera, dovevo mantenere una promessa fatta ai miei figli qualche mese prima del viaggio: “Se andiamo a Monaco, vi porto a Legoland!” Detto fatto. Il parco, che si trova a Günzburg, a circa un centinaio di chilometri da Monaco, non è solo il regno del divertimento per bambini e ragazzi, ma anche per gli adulti. Accanto alle giostre a tema, c’è un’area espositiva con una quantità incredibile di costruzioni che rappresentano città, scenari da film, monumenti… insomma, un vero e proprio museo a cielo aperto di opere d’arte realizzate con i celebri mattoncini! La mia top five? L’Allianz Arena (con una incredibile quantità di omini che popolano gli spalti), Venezia, le costruzioni a tema Star Wars, la riproduzione del castello di Neuschwanstein e il busto di Albert Einstein. Sarebbe meglio visitare il parco in periodi non festivi per evitare le code: in ogni caso, ricordatevi sempre di acquistare i biglietti prima del viaggio (trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale: https://www.legoland.de/it/). Buon divertimento!

Per costruire il volto di Albert Einstein con i lego, ci sono volute 1200 ore di lavoro!
Per costruire il volto di Albert Einstein con i lego, ci sono volute 1200 ore di lavoro!
Cosa vedere in Baviera in 5 giorni

Day 1: Altstadt, Marienplatz, Neues Rathaus, Glockenspiel, Duomo, Asamkirche, Peterskirche, birreria Hofbräuhaus, Karlsplatz, Karlstor, birreria Löwenbräukeller
Day 2: Castelli Hohenschwangau e Neuschwanstein
Day 3: Memoriale di Dachau
Day 4: Englisher Garten, Viktualienmarkt
Day 5: Legoland