Da Catania a Ragusa: cosa vedere nella Sicilia Orientale

Un viaggio in Sicilia coinvolge tutti e cinque i sensi: la vista, perché non vi stancherete di contemplare le sue meraviglie; il gusto, perché le prelibatezze della cucina locale non mancheranno di stimolare le vostre papille gustative; l’olfatto, perché l’aria che profuma di mare, di fiori e di sole vi inebrierà e scaccerà ogni malinconia; l’udito, perché le cantilene e le “vuciate” dei venditori che attirano i clienti al mercato e le risate della gente vi scalderanno il cuore; e il tatto, perché accarezzare la sabbia fine delle sue spiagge vi farà sentire in paradiso! Visitare la Sicilia è un percorso da compiere a più riprese: scopriamo insieme cosa vedere nella Sicilia Orientale, quella dal passato ricco, dalle spiagge dorate e dal mare cristallino e quella del mitico commissario Montalbano!

Il fascino senza tempo della città di Ragusa!
Il fascino senza tempo della città di Ragusa!

Da Ispica a Noto

Chi sceglie la Sicilia orientale d’estate, la sceglie anche e soprattutto per il suo mare selvaggio dalle acque color cobalto e per le sue lunghe spiagge dorate. Ma ci si accorge subito che questa zona è molto di più del suo mare e che, ovunque ti giri, puoi scoprire tesori architettonici e luoghi d’inestimabile bellezza e importanza storica: qui trionfa lo stile barocco!

Il mare selvaggio di Ispica: che poesia!
Il mare selvaggio di Ispica: che poesia!

Atterrati a Catania, ci siamo diretti subito alla nostra base durante il tour, il residence Borgo Rio Favara a Ispica a mare, nel cuore della Val di Noto e a un passo da Pozzallo e da Santa Maria del Focallo. La posizione del residence è ottima, anche se gli appartamenti potrebbero essere più curati e la gestione pecca un po’ di organizzazione.

Il litorale di Ispica è tranquillo e, data l’ampiezza delle spiagge, mai troppo affollato: la spiaggia si fonde con le dune di sabbia dando vita a un paesaggio quasi lunare. La cittadina, invece, non sempre inclusa negli itinerari classici della zona, è stata una piacevole sorpresa. Distrutta da un terribile terremoto nel gennaio del 1693, è stata ricostruita e ospita delle vere e proprie perle del tardo barocco: la Basilica di Santa Maria Maggiore con il suo loggiato, la Chiesa di San Bartolomeo e la Basilica della Santissima Annunziata

Di gioiello in gioiello, da Ispica a Noto la via è breve. Definita la “Capitale del Barocco”, nel 2002 Noto è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Dalla Porta Reale si entra nel centro storico e, da qui in poi, è tutto un susseguirsi di meraviglie! Lungo il Corso Vittorio Emanuele, la via principale della città, si incontrano prima la Piazza Immacolata con la Chiesa di San Francesco all’Immacolata e la sua bellissima scalinata, poi il Monastero di S.S. Salvatore con la sua torre e il belvedere, poi ancora la Cattedrale e Palazzo Ducezio. E infine la Villa d’Ercole, la Chiesa di San Domenico e il Teatro Vittorio Emanuele.

Dopo aver passeggiato lungo il corso, perdetevi nei vicoli della città, ammirate i palazzi barocchi di Via Nicolaci ma, al tramonto, fate in modo di trovarvi in cima al campanile della Chiesa di San Carlo al Corso, dedicata a San Carlo Borromeo: da qui la vista sui tetti della città è imperdibile!

 La vista su Noto dal campanile di San Carlo al Corso è da mozzare il fiato!
La vista su Noto dal campanile di San Carlo al Corso è da mozzare il fiato!

Marzamemi: eleganza e tradizione

La piazzetta con i suoi locali variopinti, le sedie bianche e azzurro intenso, i vasi pitturati che ospitano ulivi e fichi d’India, le case in pietra gialla, le barche colorate dei pescatori ormeggiate nel porto… il borgo marinaro di Marzamemi è un gioiello prezioso, un luogo caratteristico che attira ogni sera centinaia di turisti, incuriositi dai suoi locali raffinati inseriti in un contesto da favola!

I locali sulla piazza di Marzamemi hanno un'atmosfera d'altri tempi...
I locali sulla piazza di Marzamemi hanno un’atmosfera d’altri tempi…

La regina di Marzamemi è certamente la sua Tonnara che, anche se non è più attiva, conserva ancora la sua antica struttura e il suo intramontabile fascino. La piazza principale, Piazza Regina Margherita, è il cuore del paesino: qui si affacciano le due chiese dedicate entrambe al santo patrono, San Francesco di Paola, il Palazzo di Villadorata e le case dei pescatori che risalgono al 1600.

Da non perdere una passeggiata ai due porti naturali: La Fossa e La Balata. Perché la sera, quando si accedono le luci, l’atmosfera diventa davvero magica… E se i ristorantini di Piazza Regina Margherita sono ideali per una romantica cenetta di coppia, per una famiglia i prezzi sono abbastanza proibitivi: meglio fare un salto alla Friggitoria M’appititta per un coppo di pesce fritto o un arancino, da gustare seduti ai tavolini nel vicolo Villadorata o passeggiando sul lungomare.

Ma Marzamemi è rinomata anche per le sue meravigliose spiagge tra cui spiccano certamente quelle che fanno parte dell’Oasi Faunistica di Vendicari: Calamosche, Eloro, Marianelli, Vendicari e San Lorenzo. Noi abbiamo scelto quest’ultima e, una volta arrivati sul posto, siamo rimasti a bocca aperta: la spiaggia di sabbia bianca e il mare dalle acque cristalline non hanno nulla da invidiare ai più noti lidi caraibici! L’ingresso alla riserva è a pagamento (circa 3,50€ a persona, anche se per le famiglie ci sono delle agevolazioni), ma merita assolutamente il prezzo del biglietto. Due i ristorantini sulla spiaggia: Terrazza Vendicari, raffinato e con un’affascinante balconata sul mare, e Africa alle porte di Vendicari, più economico e family friendly (le maxi bruschette e i panini qui sono ottimi!).

Modica: un presepe vivente!

“Sentieri velati da un tratto di eterno: basole fra scorci di storica passione; a passi tardi rinvengo in cor mio, nascituro sguardo che soave m’attrista…”. Così scriveva Salvatore Quasimodo per celebrare la bellezza di questa magica cittadina… e lo sguardo si perde nel groviglio di viuzze e sui tetti di Modica che, al tramonto, offrono uno di quegli spettacoli che difficilmente si riescono a dimenticare, come un presepe che prende vita davanti a chi lo ammira. Patrimonio mondiale UNESCO dal 2002, Modica vanta una ricchezza artistica inestimabile. Passeggiate lungo le vie della città bassa per poi salire le scalinate che vi conducono alla parte alta della città, dominata dallo splendido Duomo di San Giorgio, la chiesa più imponente e maestosa della città, spesso indicata come monumento simbolo del barocco siciliano. Modica è detta la “Città delle 100 chiese” perché ospita una quantità immensa di edifici religiosi: tra le tante, oltre al Duomo, consiglio la Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria del Gesù, con il suo bellissimo chiostro. E, la sera, prima di tornare a casa, mentre percorrete il Corso Umberto I, la via principale di Modica bassa, alzate lo sguardo e ammirate la Torre dell’orologio che, illuminata, offre ai visitatori uno spettacolo di luci e magia.

Modica è anche una città tutta da gustare! Potete assaggiare il suo celebre cioccolato nelle rinomate cioccolaterie della città: l’Antica Dolceria Bonajuto e Sabadì. Quest’ultima si trova proprio accanto al Duomo ed è forse meno famosa della prima, ma per questo anche meno affollata: la minore affluenza permette ai visitatori di degustare i vari tipi di cioccolato in tutta tranquillità. Per una cena o un pranzo in perfetto stile “street food” siciliano, invece, consiglio la friggitoria Putia del Coppo, in Corso Umberto I: i fritti sono ottimi e leggeri e i proprietari gentilissimi e accoglienti!

Sulle tracce di Montalbano

La celebre fiction del Commissario Montalbano, personaggio nato dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri, è ambientata proprio in questa parte della Sicilia. Gli appassionati della serie qui possono sbizzarrirsi alla ricerca dei luoghi e dei dettagli che hanno reso celebri le storie del commissario più amato d’Italia. E Camilleri, con i suoi racconti ricchi di preziosi particolari ambientati nell’immaginario paese di Vigata, ha attribuito a questa parte della Sicilia la notorietà che merita, portando alla ribalta luoghi meravigliosi forse per troppo tempo relegati a spalla dei più importanti siti siciliani.

Scicli by night: la magia si accende!
Scicli by night: la magia si accende!

Il tour sulle tracce del famoso commissario parte da Scicli dove, nella Piazza del Municipio, si può riconoscere il Commissariato di Vigata, che altro non è che il Municipio stesso. All’interno le indimenticabili location della serie sono rimaste intatte per la gioia dei fan più accaniti, che possono così divertirsi a scattarsi foto indimenticabili accanto alla scrivania di Montalbano e nella stanza del questore di Montelusa.

I vicoli di Scicli fanno da cornice a numerosi episodi della fiction così come la bellissima Via Francesco Mormina Penna e i suoi monumenti tardo barocchi tra cui le Chiese di San Michele, di San Giovanni e di Santa Teresa.

Da Scicli ci si sposta poi a Punta Secca, un paese che mi ha ricordato le atmosfere e i colori di certi villaggi cubani. Qui si trovano la celebre casa di Salvo Montalbano, il ristorante Enzo a mare e la spiaggia di Marinella. La casa, in realtà un B&B, ha una splendida terrazza affacciata sul mare dove, al tramonto, si può godere di uno spettacolo unico nel suo genere.

Infine c’è Ragusa Ibla, un vero e proprio gioiello incastonato in mezzo alla natura aspra e selvaggia dei Monti Iblei, una città di una bellezza rara, da togliere il fiato. Il Duomo di San Giorgio, il Circolo di Conversazione, Via XXV Aprile, il corso principale, Piazza Pola con la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di Santa Maria Delle Scale e i Giardini Iblei, un’oasi di ombra e pace se si visita la città durante la calura estiva, sono tra i luoghi che rendono le storie di Montalbano uniche e indimenticabili.

Da non perdere: il suggestivo panorama dall'alto della scalinata sottostante la chiesa di Santa Maria delle Scale!
Da non perdere: il suggestivo panorama dall’alto della scalinata sottostante la chiesa di Santa Maria delle Scale!

Ma Ragusa non è solo i suoi edifici storici, è molto, molto di più. Ragusa Ibla è il labirinto dei suoi vicoli, la bellezza dei suoi scorci, i colori delle boutique e dei negozietti di souvenir, il calore umano della sua gente e, ultima ma non meno importante, la sicilianità della sua tradizione gastronomica. Sempre per rimanere fedeli al mondo di Montalbano, vi consiglio di assaporare le prelibatezze di Ragusa Ibla alla Trattoria A’Rusticana, a pochi passi da Piazza Pola che, nella serie, è la pittoresca Trattoria da Calogero: ottimi gli spaghetti al pomodoro arrosto e la tradizionale pasta alla norma. Il viaggio nei luoghi di Montalbano non finisce qui perché, se avete ancora qualche giorno a disposizione, ci sono altre due affascinanti location da visitare: il Castello di Donna Fugata (a circa 15 km da Ragusa), che nella fiction è la dimora del boss Balduccio Sinagra, e la Mannara di Sampieri, in realtà la vecchia Fornace Penna, un rudere industriale a due passi dal mare.

Siracusa e la magia di Ortigia

L’isola di Ortigia è considerata il vero centro storico di Siracusa: un lembo di terra incredibilmente magico, collegato alla città da due ponti percorribili anche in auto. Qui la storia e la tradizione si fondono dando vita a capolavori meravigliosi. Noi abbiamo visitato Ortigia all’ora del tramonto, la più bella, quando i raggi del sole si riflettono sulla pietra calcarea bianca degli edifici storici circostanti. Come il Tempio di Atena, sui cui resti sorge il Duomo di Siracusa, la Cattedrale della Natività di Maria Santissima, un trionfo dello stile Barocco. Un consiglio: per programmare la vostra visita alla chiesa, controllate gli orari di apertura online per non avere sorprese. Prima di continuare il tour di Ortigia, assicuratevi di assaggiare uno dei sublimi cannoli da passeggio dei Cannoli del re, in via Pompeo Picherali, a due passi dal Duomo.

Dal Duomo, con una piacevole passeggiata tra i vicoli, si raggiunge la Fonte Aretusa, uno dei luoghi più magici di Ortigia. Si tratta di uno specchio d’acqua dolce, dove cresce uno dei due soli papireti esistenti in Italia. La fonte è ispirata al mito della ninfa Aretusa che, per sfuggire alle attenzioni del dio Alfeo, perdutamente innamorato di lei, raggiunse l’isola di Ortigia dove la dea Artemide, per aiutarla, la trasformò in una fonte. Dalla fonte potete prendere la via pedonale che costeggia il mare e si allunga fino alle mura del Castello Maniace, un imponente edificio che sorge sulla punta estrema dell’isola. Questo tratto di costa prende il nome di Lungomare Alfeo e qui il panorama è da mozzare il fiato: non a caso, sulla passeggiata, si affacciano bar e ristoranti variopinti che offrono, oltre ai piatti di pesce e cucina locale, anche una vista meravigliosa.

Per finire, vi consiglio due luoghi di Ortigia (i miei preferiti!) forse meno noti, ma assolutamente da visitare. Il primo è il quartiere della Giudecca, un tempo popolato dagli ebrei, che si trova tra via Maestranza e via Larga, in particolar modo lungo via Alagona e via della Giudecca. I caratteristici vicoletti e le pittoresche piazzette della zona offrono scorci bellissimi e inaspettati! Il secondo è il Mercato di Ortigia in Via De Benedictis, un tripudio di colori, profumi e sapori. È aperto alla mattina, dalle 7.30 alle 14 e, anche se in estate il caldo può essere un problema, non rinunciate alla visita: ne vale assolutamente la pena! Per il pranzo o la cena consiglio la Carnezzeria, un ristorante di pesce e cucina locale, che si trova proprio nel cuore del mercato, immerso nelle “vuciate” (le cantilene) dei venditori.

Nei dintorni di Siracusa, si trova anche una delle spiagge più belle della zona: Fontane Bianche. Andateci alla mattina presto per evitare l’affollamento e assicurarvi un posto in riva al mare! Poi, una volta lì, lasciatevi ammaliare dalla sabbia bianca e dalle acque cristalline, magari assaporando una granita alla mandorla seduti comodamente ai tavolini dell’Osteria del Mare del Lido Camomilla.

Il bianco arenile e le acque limpide e azzurre della spiaggia di Fontane Bianche
Il bianco arenile e le acque limpide e azzurre della spiaggia di Fontane Bianche

Un viaggio tra i sapori

Quale modo migliore per terminare il nostro viaggio, se non con un breve tour culinario tra le prelibatezze della Sicilia Orientale? Ce n’è davvero per tutti i gusti, dolce e salato!
Ecco la mia personale Top Five:
1. Granita e brioche col tuppo: una delizia per il palato! Il mio gusto preferito? In assoluto la mandorla!
2. Il cannolo, il simbolo della Sicilianità. La dolcezza della ricotta che si scioglie in bocca e la croccantezza della cialda e della granella di pistacchio sono un binomio da urlo!
3. La pasta alla norma: adoro le melanzane, in tutte le salse, e il connubio con la ricotta salata della ricetta originale è perfetto. La “norma” migliore tra quelle che ho assaggiato? Quella della Trattoria A’Rusticana, a Ragusa Ibla.
4. L‘arancino (sì, in questa zona è al maschile!): squisito quello alla norma, ma anche quello al pistacchio è fantastico!
5. La scaccia: è la focaccia tipica della zona del ragusano o del catanese, un rotolo di pasta sfoglia ripieno di pomodoro, verdure, formaggio, salsicce, olive… insomma, un tripudio di sapori!
Buon viaggio e buon appetito!

Cosa vedere nella Sicilia Orientale in 10 giorni

Day 1: Ispica Mare
Day 2: Ispica città
Day 3: Noto
Day 4: Marzamemi
Day 5: Spiaggia di San Lorenzo, Oasi faunistica di Vendicari
Day 6: Modica
Day 7: luoghi del Commissario Montalbano (Scicli e Punta Secca)
Day 8: Ragusa Ibla
Day 9: Isola di Ortigia, Siracusa
Day 10: Spiaggia di Fontane Bianche