Barcellona è in assoluto una delle mie città preferite. L’ho scoperta in un primo viaggio a 19 anni e ci sono tornata tre volte (avrei voluto tornarci molto più spesso a dire il vero…). Amo i luoghi che rappresentano contrasti tra culture, architetture, storia e modernità e decisamente Barcellona è un esempio splendido di questo mix. L’ultima volta che ho visitato questa città eravamo in dieci (cinque adulti, quattro adolescenti e una bimba, mia nipote, di cinque anni) e ci siamo fermati solo tre giorni: chiaramente in così poco tempo non si può vedere tutto. Ecco perché vi suggerisco un tour che propone alcune tra le tappe più rinomate della città, ma anche alcuni angoli più nascosti, che a mio parere meritano assolutamente una visita. Cosa aspettate? Scopriamo insieme cosa vedere a Barcellona!
La città di Gaudì
Non si può parlare di Barcellona, senza citare Anton Gaudì. La sintonia con la natura e la ricerca dei colori, delle forme e dei materiali rendono le opere di questo architetto uniche al mondo. E chi va a Barcellona davvero non può non visitare i suoi meravigliosi edifici. Primo tra tutti Casa Battlò, situata al numero 43 del Passeig de Gràcia. È un vero gioiello e la sua facciata lascia tutti a bocca aperta. Purtroppo non abbiamo potuto visitare i suoi interni, ma se avete la possibilità, fatelo: dicono che sia uno spettacolo da mozzare il fiato! È consigliabile prenotare online i biglietti prima del viaggio per assicurarsi l’ingresso e anche un prezzo leggermente più vantaggioso (il costo del singolo ticket si aggira intorno ai 25 euro). Non lontano, al numero 92 del Passeig de Gràcia, si trova invece Casa Milà detta La Pedrera che in spagnolo significa “cava”. Anche in questo caso, ci siamo limitati ad ammirarne dall’esterno la facciata ondulata che ricorda le dune di un deserto. Per limiti di tempo, purtroppo, abbiamo dovuto rinunciare a Casa Vicens, ma se volete completare il tour delle tre case più famose di Gaudì, sappiate che si trova al numero 20 di Carrer de les Carolines.
La Rambla: colori & sapori
Dopo aver visitato le due case più famose di Gaudì, ci siamo diretti verso Plaça de Catalunya e, da qui, verso la Rambla, la via più famosa e più frequentata di Barcellona, lunga circa 1,2 km. Lungo la via si incontrano, oltre ai variopinti artisti di strada, bancarelle, ristoranti e bar per tutti i gusti. Ma se volete davvero provare un’autentica esperienza barcellonese, dovete assolutamente pranzare alla Bouqueria, il mercato aperto più famoso e più colorato della città (attenzione: la domenica è chiuso, perciò se avete più giorni per visitare la città, programmate la visita a Rambla e Bouqueria in uno degli altri giorni della settimana!). La struttura della Bouqueria, così come la vediamo oggi, venne inaugurata solo nel 1840: da allora è diventata un punto di riferimento per gli abitanti della città. Intorno al mercato ci sono moltissimi ristoranti dove gustare le specialità catalane ma, nei periodi di grande affollamento, è difficile trovare un posto a sedere. Ecco perché consiglio di fare un giro di tapas, comprando dalle varie bancarelle ciò che più vi piace e consumandolo in piedi: troverete salumi, formaggi, succhi, macedonie, dolci, fritti… il tutto servito in pratiche mono porzioni! I colori, specie sui banchi che vendono frutta e succhi, sono incredibili e invogliano l’acquisto e i prezzi sono abbastanza economici. La Bouqueria è uno di quegli angoli della città a cui davvero non si può rinunciare!
Il Barrio Gotico: un museo a cielo aperto
Dalla Rambla partono vicoli ricchi di negozietti e botteghe caratteristiche. Chi ama il vintage e l’abbigliamento in stile etnico, troverà certamente qualcosa che fa al caso suo. Anche se a un certo punto rischierete di perdervi nell’intreccio di strade e piazzette (munitevi assolutamente di una cartina!), fate un tentativo e avventuratevi nelle viuzze per scoprire la vera anima di Barcellona. Sempre partendo dalla Rambla, sul lato destro guardando verso Plaça de Catalunya, si accede al Barrio Gotico, il centro storico della città. Camminando in un dedalo di viuzze si può ammirare un vero e proprio museo a cielo aperto dove spicca la Cattedrale de la Santa Creu e santa Eulalia (La Seu), la chiesa più famosa di Barcellona. Io, però, sono amante degli angoli nascosti e degli scorci caratteristici, e quindi vi suggerisco di visitare tre vere e proprie perle che non sempre vengono citate nei tour più classici della città: Plaça del Rei, con il suo palazzo reale, l’incantevole Plaça del Pi, con la maestosa chiesa di Santa Maria del Pi e, per finire, una vera chicca, Plaça St. Joseph Oriol, una piazzetta proprio accanto a Plaça del Pi, dove spiccano i colori dei quadri esposti dai pittori locali… una sorta di Montmartre nascosta, davvero suggestiva! E se avete un certo languorino o è arrivata l’ora del pranzo, vi suggerisco le ottime tapas di Golfo de Bizkaia a Carrer del Pi 5 (è una catena, ce ne sono altri in città): il locale è caratteristico e gli stuzzichini superlativi!
Santa Maria del Mar e il Museo di Picasso
Nel quartiere della Ribera c’è un vero e proprio gioiello in stile gotico catalano: la chiesa di Santa Maria del Mar. Io la trovo uno dei luoghi più belli della città. All’esterno, la chiesa svetta sulla Plaça de santa Maria, con i suoi bar caratteristici e, al centro, una bellissima fontana gotica. All’interno, le sue vetrate coloratissime e la maestosità delle sue colonne catturano immediatamente l’attenzione dei visitatori. Se riuscite, visitate le terrazze per godere del panorama: noi non ce l’abbiamo fatta… troppa coda! (Prima di visitare questa chiesa e le altre sopra citate, controllate gli orari sui siti ufficiali: non sono sempre aperte!). Non lontano da Santa Maria del Mar, in Carrer de Montcada, c’è il Museo di Picasso. È una meta interessante per chi ama l’arte straordinaria di questo pittore, anche se vi troverete solo alcune delle opere del periodo che va tra il 1890 e il 1957: tra queste, la serie completa dei quadri che compongono “Las Meninas”. L’esposizione è ospitata da un bellissimo palazzo medievale circondato da un intreccio di viuzze tutte da esplorare. Se volete visitare il museo, acquistate prima il biglietto online per saltare la fila.
Sagrada Familia e Parc Güell
Save the best for last, dicono gli anglosassoni. E allora noi abbiamo riservato per l’ultimo giorno di visita due tra le attrazioni più belle di Barcellona: La Sagrada Familia e il Parc Güell. La Sagrada Familia toglie semplicemente il fiato: è un’opera in continua evoluzione, quella a cui Gaudì ha dedicato gran parte della sua vita fino alla morte improvvisa, nel 1926. Entrare nel tempio è come immergersi in una foresta di colonne e vetrate ed è impossibile non rimanere fissi con lo sguardo all’insù. L’opera, continuata da diversi architetti nel tentativo di rispettare lo stile originale del maestro (su questa questione ci sono, ahimè, pareri discordi!), verrà probabilmente terminata nel 2026. Se volete visitarla, vi consiglio di prenotare una guida o di acquistare almeno delle audioguide: ovviamente, anche e soprattutto in questo caso, prenotate i biglietti molto prima del vostro viaggio altrimenti non riuscirete ad accedere al tempio. La nostra ultima tappa è Parc Güell, il parco progettato dallo stesso Gaudì su richiesta del magnate e imprenditore Eusebio Güell. Il parco è diviso in una zona a pagamento, dove si trovano gli edifici e le sculture più caratteristiche, e una libera. Un modo suggestivo per raggiungere il parco è prendere le scale mobili che si trovano a qualche centinaio di metri dalla fermata della metro Vallcarca. Ce ne sono diverse intervallate da alcuni tratti a piedi, a volte un po’ faticosi, ma il percorso è davvero suggestivo: per i ragazzi, è stato divertente saltare da una scala mobile all’altra! Inoltre, lungo la scalinata, si trovano vari negozietti di alimentari e bevande fresche (l’attacco di noia o di fame, con gli adolescenti, è sempre dietro l’angolo). Il percorso del Parc Güell è un susseguirsi di suggestioni: i colori dei suoi mosaici, la famosa scalinata della salamandra e le colonne attorcigliate del tempio sono in assoluto tra le attrazioni più belle. Infine, fermatevi un attimo a godere del panorama dall’alto della terrazza: è da rimanere senza fiato!
Ancora qualche suggerimento…
Quelli che vi ho elencato sono le attrazioni che in assoluto consiglio di non perdere a Barcellona. Ma ne rimane ancora una: la Fontana Magica, dove ogni sera si svolgono incredibili spettacoli di acqua, luci e musica. Ancora una volta, prima di recarvi alla fontana, controllate gli orari sui siti ufficiali (di solito, in estate, lo spettacolo è tra le 21 e le 22) e avviatevi almeno mezzora prima per garantirvi un posto sul prato o sulla scalinata da cui assistere allo show che è gratuito. Per arrivare alla fontana, bisogna raggiungere prima Plaça Espanya (fermata metro “Espanya”, linea rossa L1 o linea verde L3) e poi camminare per una decina di minuti (seguite la folla, non potete sbagliarvi… e tenete per mano i bambini, il caos a quell’ora è davvero incredibile!). L’ideale è godervi la performance a stomaco pieno: per questo, noi abbiamo cenato prima in uno dei ristoranti sulla terrazza del centro commerciale Las Arenas, consigliato anche per lo shopping. Con lo show della Fontana Magica, si è conclusa la nostra visita a Barcellona. Un’ultima parola sulla zona di Barceloneta: in estate, meglio evitare la spiaggia, decisamente troppo caotica! Ma potete eventualmente fare una passeggiata sul lungo mare magari gustandovi un gelato: attenzione però perché la zona, in alcune vie accanto alle principali, può essere mal frequentata. Della serie: se viaggiate nei mesi estivi con bambini piccoli al seguito, io eviterei Barceloneta e, piuttosto, per un momento di puro svago con i più piccoli, prediligerei la zona libera del Parc Güell o altre aree verdi della città.
Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni
Day 1: Casa Battlò, Casa Milà, Plaça de Catalunya, La Rambla, La Bouqueria
Day 2: Barrio Gotico, Cattedrale de la Santa Creu e santa Eulalia, Plaça del Rei,
Plaça del Pi, Plaça St. Joseph Oriol, Santa Maria del Mar, Museo di Picasso
Day 3: Sagrada Familia, Parc Güell, Plaça Espanya, spettacolo serale della Fontana Magica