Minorca: cosa vedere nell’isola della calma

Minorca è un’esplosione di colori: l’azzurro delle sue acque cristalline, le spiagge che vanno dal bianco all’ocra fino a toccare le sfumature accese del rosso, il verde delle sue macchie… Quest’isola è un piccolo paradiso alla portata di tutti, capace di soddisfare sia gli amanti della vita da spiaggia, sia i turisti in cerca di un po’ di movida. In particolare, però, è un’isola adatta alle famiglie: la chiamano l’isola della calma perché qui la tranquillità regna sovrana. Scopriamo insieme cosa vedere a Minorca!

La spiaggia di Son Parc
La spiaggia di Son Parc

Son Parc, una piacevole scoperta

Quando si prenota un viaggio, scegliere dove soggiornare è la cosa più difficile. In particolare, se ci si muove in comitiva, bisogna tenere conto di tante esigenze diverse. In primis, la disponibilità economica, ma anche la vicinanza rispetto alla spiaggia (nel mio caso, non scelgo mai sistemazioni lontane dal mare perché, per quanto mi riguarda, la spiaggia deve essere rigorosamente raggiungibile a piedi!), l’ampiezza e la pulizia degli appartamenti, la possibilità per i ragazzi di avere degli spazi di gioco e di condivisione (una piscina, per esempio!), ma soprattutto la tranquillità. Ecco perché, piuttosto che soggiornare nel sud dell’isola, dove si trovano le spiagge più famose e quindi anche più affollate, ho preferito cercare una sistemazione a nord. Son Parc, una piccola località situata nel tratto di costa tra Arenall des Castell e Cap de Cavalleria, si è rivelata una scelta ottima. Una passerella in legno tra le dune di sabbia vi porta dritti alla spiaggia di sabbia bianca che si tuffa nelle acque azzurre del mare… una meraviglia! E se siete fortunati, al mattino presto, potrete vedere alcune lepri fare capolino tra la vegetazione protetta delle dune (un’area che non si può assolutamente calpestare!) che circonda tutta l’insenatura. Attenzione, però, il tratto più bello e più tranquillo di Son Parc è proprio quello a cui si accede dagli Aparthotel Sol parc, dove io e la mia famiglia abbiamo soggiornato.

Son Parc: la passerella che attraversa l'area protetta delle dune e conduce alla spiaggia
Son Parc: la passerella che attraversa l’area protetta delle dune e conduce alla spiaggia

Cap de Cavalleria, la spiaggia rossa e il faro

La bellezza di Minorca è data anche e soprattutto dalla varietà delle sue spiagge. Ce n’è per tutti i gusti e… di tutti i colori! La spiaggia rossa di Cavalleria è una delle più caratteristiche. Si trova a circa 9 chilometri da Es Mercadall, tra Punta des Vernis e de Ferragut. La spiaggia, selvaggia e non attrezzata (ed è proprio questa la sua bellezza!), è circondata dall’imponente Cap de Cavalleria, il promontorio più settentrionale di Minorca. Prima di scendere alla spiaggia, fermatevi a contemplare il panorama mozzafiato: a contatto con le rocce rossicce, il mare assume le più belle tonalità del verde! Assolutamente da non perdere, all’andata o al ritorno, una sosta al faro di Cap de Cavalleria. Anche se lungo la strada verso il faro troverete un cancello di legno chiuso, l’ingresso è consentito: potete aprirlo e poi subito richiuderlo dietro di voi per poter raggiungere il faro e godere di una meravigliosa vista sul mare.

Spiaggia rossa di Cavalleria (tratto sinistro)
Spiaggia rossa di Cavalleria (tratto sinistro)
Spiaggia rossa di Cavalleria (tratto destro)
Spiaggia rossa di Cavalleria (tratto destro)
Il faro di Cap de Cavalleria
Il faro di Cap de Cavalleria

Il mare caraibico di Son Bou

Ovviamente, pur soggiornando a nord, la costa meridionale di Minorca è assolutamente da vedere. Le spiagge sono tantissime e con caratteristiche diverse: bisogna fare una scelta… vedere tutto è impossibile e renderebbe la vacanza un vero e proprio tour de force! Son Bou è stata una vera sorpresa: anche se di solito le spiagge attrezzate non sono tra le mie preferite, Son Bou mi ha davvero impressionato. È piuttosto affollata, ma talmente lunga e ampia che c’è spazio per tutti! Il mare poi è una meraviglia: azzurro e trasparente, con un ingresso degradante adattissimo ai bambini e a chi non sa nuotare. Da non perdere!

Spiaggia di Son Bou
Spiaggia di Son Bou

Ciutadela de Menorca: vicoli e storia

Perdersi nelle stradine medievali della Ciutadela è un’esperienza unica. Conviene andarci nel tardo pomeriggio, fermarsi per un aperitivo a base di tapas e proseguire poi la passeggiata al calar del sole per ammirare i vicoli illuminati. Il tour della Ciutadela non è soltanto una passeggiata tra gli edifici storici, quanto piuttosto un susseguirsi di sensazioni ed emozioni. E anche se non dovete perdere una visita a Plaça d’es Born, la piazza principale, alla Cattedrale, una magnifica chiesa quattrocentesca in stile gotico catalano e al Castell de Sant Nicolau, una torre di guardia del Settecento a ovest della città vecchia, il mio consiglio è quello di soffermarvi più che altro nei vicoli, di esplorare gli scorci, di entrare nei negozietti tipici per acquistare un ricordo dell’isola. E infine, lasciatevi tentare dal gusto delle tipiche tapas. Attenzione, però: in quasi tutti i locali troverete un menu di tapas, ma alcuni hanno una scelta ristretta che si limita a offrire dei piatti più turistici, come le patatas bravas, patate a cubetti fritte nell’olio e servite con salse. Per carità, sono buonissime, ma le tapas sono molto, molto di più. Noi ci siamo fermati da Maramao, un locale nel centro storico con i tavolini sia al chiuso sia all’aperto. C’è un po’ di coda per sedersi (meglio andarci sul presto), ma vale la pena aspettare un po’: le perle di gorgonzola croccante con cipolla caramellata, il pesce fritto e il petto di pollo impanato nei cornflakes sono davvero insuperabili!

La Ciutadela by night
La Ciutadela by night

Playa Binigaus, dove la roccia si tuffa nel blu!

Dal villaggio di Camí des Cavalls, percorrendo un sentiero sterrato che parte dal bar-ristorante Es Bruc, dopo circa 15/20 minuti si raggiunge questa spiaggia selvaggia dove le rocce rossicce arrivano quasi fino al mare. La spiaggia è stretta, con qualche ciottolo ma, se t’immergi nelle sue acque trasparenti e ti volti a guardare la riva, ti sentirai stretto nell’abbraccio della sua scogliera, una parete rocciosa sormontata da alberi e arbusti. La spiaggia è immersa in un’area naturale ed è spesso frequentata da nudisti. Per quelli che, come i miei figli, amano arrampicarsi sulle rocce, è un luogo perfetto.

Un tratto di Playa Binigaus, dove le rocce si tuffano nel mare!
Un tratto di Playa Binigaus, dove le rocce si tuffano nel mare!

Es Castell, un gioiello nascosto

Forse non sarà paragonabile alla Ciutadela, ma il paesino di Es Castell merita davvero una visita serale: di giorno non è molto frequentato e non sono certa che i negozi del porto siano tutti aperti… Se andate a Es Castell, infatti, non aspettatevi di essere catapultati nel cuore della movida minorchina, ma piuttosto di esplorare un porticciolo adornato da ristoranti e negozietti tipici dalle insegne pittoresche (vi consiglio di dare un’occhiata: si trovano abiti in stile vintage e collane in pietra davvero carine a prezzi piuttosto bassi!), insomma un gioiellino incastonato in una baia silenziosa che, alla sera, prende vita animata dai turisti. Catturati da un’insegna variopinta, noi abbiamo cenato a base di ottime tapas proprio al porto, da El Chivito: tutto buonissimo!

Il porticciolo di Es Castell
Il porticciolo di Es Castell

Le spiagge di Cala Galdana, Macarella e Macarelleta

Circondata dalla pineta, Cala Galdana è una delle spiagge più grandi e più ambite di Minorca, per questo anche piuttosto affollata. Ecco perché abbiamo scelto di non trascorrere lì la giornata ma piuttosto, dopo aver ammirato il panorama, abbiamo preferito proseguire per una stradina sterrata verso la spiaggia di Macarella. La piccola baia a ferro di cavallo si raggiunge dopo circa mezzora di cammino nella campagna dove, a farci compagnia, sono arrivate tante simpatiche caprette. Nonostante le lamentele dei ragazzi che, dopo i primi 10 minuti, lanciavano già i primi segnali di insofferenza, abbiamo proseguito la nostra marcia con tanto di borse, asciugamani e zaini con panini e bibite (meglio portarsi tutto l’occorrente per il pranzo se non si è certi di trovare un bar o un ristorante!). La spiaggia di Macarella solitamente accoglie i visitatori con il suo mare blu… ma non quel giorno purtroppo! O meglio: il mare era comunque blu e cristallino al largo ma, a riva, una mareggiata aveva portato una quantità incredibile di alghe fastidiose. Senza perderci d’animo, abbiamo proseguito lungo un sentiero stretto e piuttosto impervio (i bimbi piccoli vanno tenuti per mano o meglio caricati su uno zaino in spalla. È impossibile arrivarci con il passeggino!). Altri 10 minuti di cammino e poi… il paradiso di Macarelleta! Una striscia di sabbia bianca circondata, da una parte, dal verde della vegetazione e, dall’altra, dall’azzurro delle sue acque. Anche questa spiaggia è sempre piuttosto affollata, ma è assolutamente da non perdere. Dovessi tornare, ci andrei alla mattina presto!

Spiaggia di Macarella
Spiaggia di Macarella
Spiaggia di Macarelleta
Spiaggia di Macarelleta

Tramonto a Cala Blanca

Ogni volta che vado al mare, sono sempre in cerca del tramonto perfetto: per intenderci, quello dove si può vedere la sfera rossa del sole tuffarsi nel mare all’orizzonte. Mio marito mi prende sempre in giro per questa mia fissazione, ma io non demordo. E, dopo aver letto qualche commento online, l’ho trovato per davvero il tramonto perfetto: a Cala Blanca! Comodamente seduti al tavolo all’Irish Pub The Blarney Stone abbiamo accontentato la vista, assistendo a uno spettacolo mozzafiato, e anche il palato, gustando degli ottimi hamburger accompagnati da birra artigianale.

Cala Blanca: uno splendido tramonto!
Cala Blanca: uno splendido tramonto!

Cala en Porter e Cova d’en Xo Roi

Non si può concludere un viaggio a Minorca senza fare tappa a Cala en Porter, una caletta situata a sud (tra Son Bou e Es Canutells) tranquilla e pulita, dove fare il bagno è quasi come stare immersi in una grande piscina. La spiaggia è particolarmente indicata per le famiglie. Non lontano, incastonato nella roccia come una pietra preziosa, c’è il Cova d’en Xo Roi, un locale unico nel suo genere: le terrazze e le caverne a picco sul mare e il belvedere raggiungibile tramite una scalinata a strapiombo sull’azzurro regalano panorami incredibili e tramonti indimenticabili. Il Cova d’en Xo Roi è uno dei punti di riferimento della movida minorchina, con discoteca e musica dal vivo, ma la sera non è adattissimo a bambini e ragazzi. Di giorno, invece, si può gustare un drink e farsi un giro anche con i più piccoli: non è economico, ma è assolutamente da vedere!

Cala en Porter: sabbia rosa e acque cristalline
Cala en Porter: sabbia rosa e acque cristalline
Il Cova d'en Xo Roi
Il Cova d’en Xo Roi

Adios, Minorca!

Lasciare Minorca è stato particolarmente difficile perché è un’isola che rimane nel cuore. Ho semplificato questo itinerario dividendolo in 10 tappe, ma consiglio comunque di soggiornare sull’isola per almeno una quindicina di giorni in modo da alternare visite a momenti di puro relax!

Cosa vedere a Minorca in 10 giorni

Day 1/2: Son Parc
Day 3: Spiaggia rossa di Cap de Cavalleria e Faro
Day 4: Spiaggia di Son Bou
Day 5: Ciutadela de Menorca
Day 6: Playa Binigaus
Day 7: Relax a Son Parc e serata a Es Castell
Day 8: Cala Galdana, Cala Macarella, Cala Macarelleta
Day 9: Cala Blanca e tramonto
Day 10: Cala en Porter e Cova d’en Xo Roi