Scrive Søren Kierkegaard: “Il matrimonio è, e resterà sempre, il viaggio di scoperta più importante che l’uomo possa compiere”. Sono certa che, a chi ama i viaggi come me, questo accostamento piacerà molto! E aggiungerei che, a volte, un matrimonio può diventare, anche per i suoi invitati, un’occasione per viaggiare alla scoperta di posti nuovi e suggestivi, assaggiare gusti inaspettati e immergersi in usanze e tradizioni sconosciute. Il mio weekend a Pulsano per le nozze di Cinzia e Antonio è stato questo e molto di più. Come sempre il mio articolo non vi dirà solo cosa vedere a Pulsano, ma sarà anche un racconto di emozioni, di sapori, di amicizia e, trattandosi di un matrimonio, anche di amore!
Io e Marta, la mia compagna di viaggio, siamo arrivate a Pulsano verso le tre del pomeriggio, l’ora della siesta tipica delle cittadine del sud, quando il sole cocente rende impossibile qualsiasi attività. Calma, silenzio, negozi con le serrande abbassate, un solo bar aperto: un’atmosfera da mezzogiorno di fuoco! Ci abbiamo messo un po’ a trovare il nostro bed & breakfast, ma alla fine la proprietaria ci è venuta incontro. Il Vicoletto B&B si è rivelato delizioso, un vero gioiellino: piccolo, ma pulitissimo e curato nei minimi particolari dalla proprietaria, la gentilissima Nunzia. C’è anche un terrazzino comune da cui si può godere di una meravigliosa vista sui tetti del paese e sul campanile della chiesa di Santa Maria La Nova. A proposito di questa chiesa, bisogna dire che venne proclamata “santuario mariano” l’11 febbraio 1948: e proprio per questo, al suo interno, si trova una piccola riproduzione della grotta di Lourdes. Recentemente ristrutturata la chiesa fu costruita a partire dal 1838 utilizzando i resti della vecchia chiesa madre di Pulsano dedicata all’Assunta e, per ben due volte, venne danneggiata da due grossi incendi: nel 1882 e nel 1959.
Una delle perle di Pulsano è di certo il castello De Falconibus che, con i suoi quattro torrioni, domina la cittadina e le conferisce un fascino d’altri tempi. La fortezza, così come la vediamo oggi, fu costruita nel Quattrocento per volere di Marino Senior De Falconibus, segretario del principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo. Come ogni castello che si rispetti, anche la fortezza De Falconibus ha la sua storia di fantasmi. Si narra che, nelle notti di luna piena, una fanciulla si aggiri per le stanze del maniero: secondo la leggenda si tratta di Angelica, figlia di Renzo De Falconibus che, dopo che il padre morì per difendere il paese, fu catturata, uccisa e murata viva dal nemico proprio nella torre… brrr!
Ma lasciamo i fantasmi per dedicarci a un altro tesoro, questa volta culinario, di Pulsano: le bombette, una rinomata specialità delle province di Taranto e Brindisi e soprattutto del territorio della Valle d’Itria. Questi involtini di carne ripieni sono una vera… esplosione di sapore! Si possono gustare al prosciutto e formaggio, impanati, con pancetta, speck e stracchino, porcini e grana, pistacchi, melanzane, fontina e mortadella e chi più ne ha più ne metta! E la tradizione vuole che le bombette vengano consumate direttamente in macelleria, nel senso che si possono ordinare al banco e poi ci si accomoda al tavolo e si aspetta che vengano servite ben calde. A Pulsano sono ben tre le macellerie o bracerie che servono queste strepitose specialità: Voglia di Brace, Il Re della Brace e la Braceria di Alessandro Borraccino. Noi abbiamo scelto quest’ultima perché vicinissima al nostro B&B e ci siamo gustate le nostre bombette comodamente sedute ai tavolini esterni disposti nel vicolo adiacente al negozio che, la sera, viene illuminato da lucine che sembrano un cielo stellato. E, per rimanere in tema di gusto, un altro profumo (e sapore) che non dimenticherò facilmente è quello del caffè leccese, espresso caldo versato su ghiaccio e latte di mandorle: una vera delizia per il palato!
Marina di Pulsano, i Caraibi di Taranto
Le spiagge di Marina di Pulsano non hanno proprio nulla da invidiare alle più rinomate località della costiera salentina. Splendide calette sabbiose si alternano a tratti di scogliera, creando un paesaggio variegato, in alcune aree quasi caraibico in altre più selvaggio. Ma il punto fermo è sempre il mare, cristallino e trasparente, che accoglie i visitatori in un abbraccio di bellezza.
Ci sono diverse spiagge tra cui scegliere: Luogovivo, La Fontana, Le Canne, Montedarena, Pezzarossa, Baia Serrone, Lido Silvana, Terrarossa e Lido Checca, tanto per citarne alcune. Ovviamente nel mese di agosto sono tutte piuttosto affollate perciò, se potete scegliere, vi consiglio di visitare la zona in un mese meno caotico. Noi ci siamo dirette alla Baia delle Canne, fermandoci nel tratto di spiaggia libera accanto al lido del ristorante El Cohiba 59, che consiglio vivamente se volete godervi un delizioso pranzo vista mare. La specialità sono i piatti a base di pesce, ma anche la pizza è buonissima e il gelato è strepitoso!
Un matrimonio da favola!
Il rintocco delle campane di Santa Maria La Nova risuonano in tutta Pulsano. È il grande giorno! Nemmeno il caldo atroce e l’umidità possono distogliere l’attenzione degli invitati dagli sposi, Cinzia e Antonio, bellissimi e raggianti. Una cerimonia semplice, ma intensa e poi via, verso una location mozzafiato: il Borgo Ducale di Tuturano, in provincia di Brindisi.
Immerso nella campagna brindisina e circondato da ulivi secolari, il Borgo Ducale offre tutti gli ingredienti per creare un ricevimento perfetto: sale ampie ed eleganti, decorazioni curate in ogni minimo dettaglio e, soprattutto, ottimo cibo. Come in ogni matrimonio del Sud che si rispetti, il pranzo dura fino a sera e culmina in un ricco buffet di dolci servito a bordo piscina. Ma prima gli sposi sfilano tra gli invitati in una romantica cornice illuminata da lucine e candele e sorridono per il tradizionale taglio della (principesca) torta… Poi, accompagnati dal canto dei grilli, gli invitati si dirigono chi verso casa, chi verso la propria camera all’interno del borgo, assaporando gli ultimi attimi di una giornata perfetta!
Toccata e fuga a Brindisi!
Prima di prendere il nostro volo di ritorno, abbiamo trascorso una mattinata a Brindisi, una città dove si nascondono angoli davvero suggestivi. Primo tra tutti il porto, che si può ammirare in tutto il suo splendore dall’alto della Scalinata Virgilio: nel panorama saltano subito agli occhi l’enorme Monumento al Marinaio e il castello Forte a mare. In cima alla scalinata ci sono anche le colonne romane che, con il loro aspetto imponente, dominano la città. Dalle colonne si raggiunge piazza Duomo, che racchiude i monumenti più importanti di Brindisi: il Duomo, il palazzo del Seminario, il portico dei Templari e il Museo archeologico Ribezzo, dove sono esposti reperti e testimonianze della gloriosa storia di Brindisi. Non lontano dal Duomo si trova anche la chiesa di Santa Teresa, che si affaccia sull’omonima piazza. Un’ultima passeggiata sul corso Garibaldi, la strada principale della città, e un ultimo caffè leccese, e poi via verso l’aeroporto, portando con noi ancora l’odore del mare e il ricordo di un weekend indimenticabile.