Colori, profumi, musica, dissonanze: Cuba, uno dei luoghi più affascinanti dei Caraibi, è questo e molto di più! Quindi, se pensate di averla vista solo perché avete soggiornato per una settimana in un esclusivo resort di Varadero, vi sbagliate di grosso. Cuba va esplorata, conosciuta, vissuta… solo così potrete coglierne l’essenza e la magia! Il modo migliore per girare l’isola è affittare un’auto e lanciarsi in un tour on the road (occhio alle strade, però, perché di tanto in tanto è facile imbattersi in qualche buca!), visitare le sue città ricche di contrasti, fermarsi a parlare con la gente, ballare fino allo sfinimento in uno dei templi della musica live cubana, assaporare un moros y cristianos (un piatto semplice e saporito a base di riso e fagioli) nel patio di un ristorante tipico e sì, alla fine, anche rilassarsi in riva al mare… un mare che più azzurro di così non si può! Siete pronti a partire? Scopriamo insieme cosa vedere a Cuba!
L’Avana: amore a prima vista!
Havana è una città che suscita emozioni forti: probabilmente o la ami o la odi. Io me ne sono innamorata immediatamente. È una città decadente, ma anche vivace e piena di energia, dove vecchie case diroccate convivono con eleganti edifici dai colori sgargianti. Il mio consiglio (come sempre) è quello di non concentrarsi unicamente sui luoghi più turistici, ma di passeggiare e perdersi nelle sue vie, dove vita quotidiana, arte e musica s’intrecciano tra loro rendendo unico ogni angolo. Noi abbiamo soggiornato all’Ambos Mundos, un elegante hotel in stile liberty situato nel centro storico. La stanza 511, al quinto piano, ospitò tra il 1932 e il 1939 il celebre scrittore che tanto ha amato Cuba: Ernest Hemingway. La stanza (non ci si può soggiornare, ma si può visitare) conserva ancora alcuni cimeli e ricordi di Hemingway: pare che proprio qui lo scrittore iniziò a redigere il suo più grande capolavoro, Per chi suona la campana.
La Habana Vieja (Avana vecchia) il centro storico della città, è uno scrigno pieno di tesori da scoprire. Le quattro piazze principali sono il fulcro della vita cittadina: c’è Plaza de Armas, la più antica, c’è Plaza de la Catedral, con i suoi edifici barocchi e la Catedral de San Cristóbal de La Habana (un vero gioiello!), c’è Plaza de San Francisco de Asís, non lontano dal porto, e infine Plaza Vieja, con i suoi edifici dai colori pastello. Non lontano da Plaza de Armas c’è il Castillo de la Real Fuerza, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982: qui, su una delle sue torri, si erge la statua della Girardilla, uno dei simboli più antichi di Cuba. Girando per la città vecchia, date un’occhiata oltre gli ingressi dei palazzi più pittoreschi: verrete subito attratti dai caratteristici patio, i cortili adornati da piante rampicanti, arcate bianche e cancelli in ferro battuto.
Oltre alla Habana Vieja, sono tante le attrazioni della città che meritano di essere visitate. Il luogo dove forse si respira maggiormente la storia recente dell’isola è Plaza de la Revoluciòn. Qui la vostra attenzione verrà immediatamente catturata da due monumenti: il murales che raffigura il volto di Ernesto Che Guevara, situato sulla facciata dell’edificio del Ministerio del Interior e il monumento alla memoria di José Martí, poeta e leader del movimento per l’indipendenza cubana. E se volete immergervi ancora un po’ nella storia della rivoluzione, visitate il Museo de la Revolución che si trova nell’antico Palazzo Presidenziale, a pochi passi dal Paseo del Prado e dal Parque Central. Poi, dopo tanto girovagare, godetevi uno dei tramonti più belli di Cuba dal Malecón, il lungomare, uno dei luoghi più suggestivi dell’Avana, e cenate a lume di candela in uno dei ristoranti tipici della città: noi abbiamo scelto l’Hanoi, nella parte vecchia, un locale con travi a vista che offre piatti buonissimi e abbondanti a un prezzo assolutamente onesto.
Uno degli angoli più affascinanti dell’Avana, che non sempre viene citato tra i luoghi da visitare, è il Callejon de Hamel, una coloratissima via pedonale nel quartiere Cayo Hueso. Simbolo della cultura afrocubana, questa strada è interamente decorata con murales, sculture e dipinti realizzati dall’artista Salvador Gonzales: un’opera d’arte a cielo aperto che vi lascerà senza fiato!
Ci sarebbero ancora tanti luoghi dell’Avana da citare, ma ve li lascerò scoprire consultando una guida ufficiale della città (quella di Lonely Planet è ricca di spunti e suggerimenti interessanti). Io, come sempre, preferisco suggerirvi un tour di emozioni e un’immersione nello spirito di Cuba attraverso alcune esperienze assolutamente da non perdere. Ecco la mia top 5!
- Non potete dire di aver vissuto l’Avana se non siete stati almeno una volta in uno dei locali storici della città: la Bodeguita del Medio e El Floridita. Tra i due, la Bodeguita è di certo il più famoso perché proprio qui è nato il mojito, il celebre cocktail a base di rum bianco, zucchero di canna, lime e menta! El Floridita, invece, è celebre per un altro cocktail, il daiquiri. Entrambi i bar devono la loro notorietà allo scrittore Ernest Hemingway, che li frequentò assiduamente, anche se la Bodeguita annoverava tra i suoi clienti pure personaggi del calibro di Salvador Allende e Pablo Neruda.
- Un altro locale forse un po’ turistico, ma che riassume perfettamente lo spirito di Cuba, è il Tropicana. Tempio della musica caraibica e simbolo della vita notturna della città, il Tropicana offre uno degli spettacoli più belli e colorati che la sensualità e l’eleganza di Cuba possano offrirvi. Il biglietto è un po’ costoso… ma ne vale la pena!
- Percorrere le strade dell’Avana in cocotaxi è un’esperienza imperdibile! Si tratta di un triciclo/taxi simile a un risciò: il conducente pedala davanti e, dietro, i passeggeri sono accomodati su un seggiolino doppio ricoperto da un tettuccio sferico giallo simile al guscio di un cocco! I cocotaxi sono in funzione dalla fine degli anni ‘90 e sono un modo divertente per girare la città e scoprirne gli angoli più nascosti!
- I sigari cubani sono famosi in tutto il mondo: i Romeo y Julieta, i Montecristo (fumati da Che Guevara), i Partagas (i preferiti da Hemingway) e i Cohiba (fumati da Fidel Castro). Insomma, una visita in una delle fabbriche di tabacco della città è d’obbligo! Noi abbiamo scelto la fabbrica Partagas (Modern Partagas Cigar Factory), un moderno edificio con un’elegante facciata a Calle San Carlos, nel centro della città: qui, se siete fortunati, potrete vedere all’opera i famosi torcedores, gli operai addetti alla confezione dei sigari.
- Prima di ripartire, visitate il mercatino di libri usati di Plaza de Armas, il cuore pulsante della città: circondate da splendidi palazzi coloniali, all’ombra di verdi alberi, le pittoresche bancarelle espongono libri vecchi, nuovi e rari, tra cui anche qualche opera di Hemingway.
Cienfuegos, Trinidad, Camaguey: la magia di Cuba!
Tre città, tre gioielli: definirei così le cittadine di Trinidad, Cienfuegos e Camaguey, che riempiono di bellezza gli occhi dei turisti che le visitano.
A Trinidad, la mia preferita, il tempo si è fermato: i palazzi coloniali dai colori pastello, i ristoranti e i locali dove si può assaggiare la canchanchara, il tipico cocktail a base di rum, miele e zucchero, gli artisti che riempiono di musica strade e vicoli nascosti, i carretti e le macchine d’epoca che percorrono le vie di ciottoli, i panni stesi al sole… Gironzolando per Trinidad, incontrerete Plaza Mayor, il cuore centro storico, l’Iglesia Parroquial de la Santísima Trinidad, la chiesa più importante della città, e il Palacio Cantero, un bellissimo palazzo ottocentesco che ospita il Museo de Historia Municipal, dedicato alla storia di Trinidad. Non perdetevi anche l’Ermita Nuestra Señora de la Candelaria de la Popa, un edificio settecentesco che si erge su un promontorio da cui si gode un bellissimo panorama.
Cienfuegos è definita la perla del sud di Cuba perché qui l’eleganza regna sovrana. Affacciata sulla Bahia de Jagua, Cienfuegos incanta i visitatori con i suoi raffinati edifici coloniali verdi e turchesi, le vie lastricate del suo centro storico, i bar all’aperto e il Paseo del Prado, il corso principale della città, dove sorge una statua in bronzo dedicata a Benny Moré, il cantante cubano che, nel 1950, segnò per sempre la storia del mambo. Da non perdere la Fortaleza de Nuestra Señora de los Ángeles de Jagua, una fortezza costruita dagli spagnoli alla fine del XVIII secolo per difendere la città dagli attacchi dei pirati, la Catedral de la Purisima Concepcion e il Parque José Marti, il cuore verde della città, dove troverete la statua del poeta Jose Martì e l’Arco di Trionfo dedicato all’indipendenza cubana.
Lo sapete che nel 1668 Camaguey subì l’assalto dal famigerato pirata Henry Morgan e della sua temibile ciurma? Questo attacco si concluse con un terribile incendio che segnò per sempre la storia della città! In seguito, come una fenice, Camaguey è risorta dalle proprie ceneri e oggi è una meta turistica molto apprezzata. Il centro storico è un labirinto di vicoli adornati da colorati edifici in stile coloniale e Plaza San Juan de Dios, la spagnoleggiante piazza principale della città, ne è in assoluto la regina: qui sembra quasi di essere in Messico! Da visitare anche il Museo de San Juan de Dios, che racconta la storia di Camaguey, la graziosa Plaza del Carmen con la sua chiesa barocca, l’Iglesia de Nuestra Señora del Carmen, la cattedrale Nuestra Señora de la Candelaria, patrona della città, l’Iglesia de Nuestra Señora de la Merced, il Museo di Casa Finlay, la Casa Natal e il Museo Ignacio Agramonte, l’eroe che incitò gli abitanti a rivoltarsi contro la dominazione spagnola e che, per difendere l’indipendenza, perse la vita a soli 32 anni.
Da Camaguey a Playa Covarrubias: un tuffo nella vera Cuba!
Il viaggio da Camaguey a Playa Covarrubias è stato una vera e propria impresa: poche indicazioni, strade dissestate… Ma, come ho già detto, per vedere Cuba, non basta fermarsi ai luoghi turistici, bisogna avere un po’ di spirito d’avventura e lanciarsi in qualche esplorazione! Durante il tragitto, siamo rimasti colpiti dalla vegetazione rigogliosa, dalle capanne costruite in legno, dalla terra rossa delle strade sterrate attraversate da carretti stracolmi di gente…
Finalmente, dopo circa 6 ore di viaggio e qualche buca di troppo, abbiamo raggiunto la nostra meravigliosa meta. Playa Covarrubias, conosciuta anche come Punta Covarrubias, si trova a nord di Las Tunas. Non è una delle località marittime più conosciute, ma le spiagge bianche e incontaminate, le acque trasparenti e la barriera corallina la rendono una delle più belle location dell’isola, nonché uno dei migliori punti di immersione del Mare dei Caraibi. Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Brisas Covarrubias, l’unico della zona: si trova proprio sulla spiaggia e garantisce una vacanza di puro relax!
Santiago di Cuba, la regina dei Caraibi
Con il suo mix di culture e suoni, Santiago mi ha subito conquistato! La musica, in questa città, la fa da padrona e, prima di citarvi le principali attrazioni da visitare, voglio subito consigliarvi di non perdere assolutamente l’occasione di trascorrere una serata a Calle Heredia, la via dove i giovani di Santiago si riuniscono per vivere a pieno la vita notturna a suon di ritmi latini: qui, al numero 208, sorge la Casa de la Trova “Pepe Sanchez”, dove artisti cubani vi intratterranno fino al mattino con musica dal vivo e danze sfrenate.
Santiago è una città estremamente affascinante: le vie sono piene di vita e di colori e gli edifici storici ricordano le influenze multiculturali delle epoche passate. Ci sono così tante cose da vedere ed emozioni da provare! Innanzitutto non potete perdervi una visita al Castillo de San Pedro del Morro, una fortezza patrimonio mondiale dell’Unesco arroccata su una scogliera da cui si può godere di una vista mozzafiato sulla Baia di Santiago. Oggi questo forte è aperto al pubblico e contiene un piccolo museo navale con esposizioni dedicate alla pirateria e alle ricostruzioni storiche. E, al tramonto, non perdetevi il tradizionale colpo di cannone che riecheggerà in tutta la baia!
Il centro di Santiago è Parque Cespedes, la piazza più importante della città. Qui si trovano la casa di Diego Velázquez, il conquistador spagnolo che fondò la città nel 1515, e la cattedrale di Nuestra di Senora de la Asunción, oltre a graziosi locali dove rilassarsi bevendo un cocktail e ascoltando della buona musica.
Un altro luogo suggestivo della città è la scalinata di Padre Pico, che dà accesso al Barrio del Tívoli (quartiere El Tívoli), con le sue vie ripide e i vicoli stretti. La scalinata si trova sulla collina di Corbacho, da cui si gode di un’imperdibile vista sul mare: non esagero se dico che, passeggiando per il barrio e salendo i 52 gradini della scalinata, respirerete la vera tradizione e la combinazione di culture che rendono Santiago una città davvero unica!
Si dice che a Santiago sia nata la rivoluzione: il 26 luglio 1953, infatti, le forze ribelli guidate da Fidel Castro, Raul Castro e Che Guevara attaccarono il quartier generale Moncada per sottrarre le armi conservate all’interno. Il tentativo non ebbe il successo sperato, ma viene ricordato come uno degli episodi più rilevanti di quel periodo, che ha un altro dei suoi simboli in Plaza de la Revolucion: qui c’è il balcone da cui Fidel Castro parlò alle folle! Per concludere il nostro tour di Santiago vorrei citare il Cementerio de Santa Ifigenia, dove si trovano i luoghi di sepoltura di alcuni tra i personaggi più famosi di Cuba: il Mausoleo di José Marti, ma anche le tombe di Fidel, Carlos Manuel de Cespedes, Emilio Bacardi, Frank Pais e di uno dei re indiscussi della musica cubana: Compay Segundo!
Last but not least: nei dintorni di Santiago vale la pena visitare la gigantesca roccia della Gran Piedra, dove la vegetazione si mostra nel suo massimo splendore. Nel Giardino Botanico, potrete ammirare fiori tropicali dai colori sgargianti e godere della frescura della montagna.
Cayo Largo: benvenuti in paradiso!
Litoranei di sabbia bianca e acque cristalline che sfiorano tutte le tonalità del blu: la piccola isola di Cayo Largo è davvero la perla di Cuba! Oltre a essere la meta ideale per chi ama le spiagge caraibiche, è perfetta per gli appassionati di escursioni nella natura incontaminata. Come uno scrigno rivela i suoi tesori, l’isola di Cayo Largo mostra con orgoglio a chi la visita la sua vegetazione lussureggiante (mangrovie, palme, cespugli di rovi, alberi da frutto, fiori tropicali…) e una varietà incredibile di animali: se guardate in alto potrete osservare il volo di pellicani, aironi e pappagalli e, mentre nuotate, potrà capitarvi di imbattervi in una tartaruga marina. Ma il tesoro più prezioso dell’isola è la barriera corallina, un paradiso sommerso con pesci tropicali e spugne colorate.
Le spiagge più conosciute sono Playa Sirena e Playa Paraiso, ma ogni angolo dell’isola è di una ricchezza inestimabile! Non perdetevi l’escursione a Cayo Iguana, un isolotto che prende il nome dai suoi singolari abitanti, le iguane appunto. Il periodo migliore per visitare Cayo Largo va da dicembre ad aprile. Noi abbiamo soggiornato all’hotel Bravo Villa Coral hotel: una vera pacchia!
Nella valle di Viñales
Dopo aver visitato l’Avana, Santiago e le spiagge incontaminate di Punta Covarrubias e Cayo Largo, abbiamo concluso la nostra meravigliosa avventura a Cuba con un tour organizzato (in pullman dall’Avana) nella provincia di Pinar del Rio. Qui si trova la valle di Viñales, patrimonio dell’Unesco, che nasconde al suo interno numerosi parchi naturali. Tra promontori e distese coltivate a tabacco, ecco spuntare come dei giganteschi funghi i mogotes, rocce mastodontiche che emergono dalla terraferma dando vita a un paesaggio quasi surreale. Qui la natura rigogliosa s’intreccia con la storia, perché proprio a Pinar del Rio, all’inizio del secolo, sono stati rinvenuti resti archeologici di uomini primitivi e pitture rupestri. E se la Cueva dell’Indio, la grotta più suggestiva della zona, vi stupirà per la ricchezza della sua vegetazione, il Mural de la Prehistoria, il dipinto su roccia disegnato da Leovigildo González Morillo nel 1961, vi lascerà senza fiato: raffigura una lotta tra dinosauri, serpenti e cacciatori e ricopre la facciata rocciosa di un intero promontorio!
Cosa vedere a Cuba in 20 giorni
Day 1/3: l’Avana
Day 4: Trinidad
Day 5: Cienfuegos
Day 6: Camaguey
Day 7/9: Playa Covarrubias
Day 10/13: Santiago, Gran Piedra
Day 14/19: Cayo Largo
Day 20: Pinar del Rio, Viñales